TALISMANI PERSONALIZZATI

Sin dalla più remota antichità l’uomo ha riposto fiducia nel magico potere di talismani e amuleti, oggetti di varia tipologia capaci di difendere il loro possessore da sortilegi ed influenze negative di ogni sorta. Non molti sanno che i due termini non sono sinonimi ma nascondono una profonda e significativa differenza.
Qual è però la differenza fra i due? Lo scrittore antico Plinio il Giovane, definisce “amuleto” un oggetto portafortuna raccolto in natura oppure realizzato a mano, volto a preservare il detentore da pericoli, dolori e rischi causati dagli spiriti maligni. Protegge chi lo indossa dalle malattie, dalle maledizioni e da altre forze oscure e pericolose.

Il talismano ha il compito di attirare le energie positive oppure di ampliare la sfera del bene già esistente: benessere, salute e successo professionale. I talismani non vanno confusi con gli amuleti che sono, in definitiva, quelli che comunemente vengono chiamati “portafortuna”. La differenza consiste nel fatto che, mentre all’amuleto vengono attribuiti poteri magici passivi, cioè unicamente difensivi e per di più generici e non personalizzati (uno stesso amuleto dovrebbe essere un portafortuna per chiunque), al talismano vengono invece attribuiti poteri magici attivi. Il talismano avrebbe cioè il potere di influire sui fatti modificandoli e sulle persone stimolandole a reazioni positive sia mentali, che psichiche, che fisiologiche.

Amuleto: l’etimologia di questo termine è incerta. Tuttavia la Chiave di Salomone ha deciso di ricercare le radici originarie di questa parola. Amuleto deriva dal verbo latino molo ( molo, molis, molui, molitum, molere ) che significa macinare, tenere in movimento. Essendoci dinnanzi una A, quindi un alfa privativo, capovolge il senso del termine. Quindi da “stare in movimento” diviene “stare fermo, trattenere”.

L’amuleto è solitamente un oggetto semplice, naturale (ad esempio una pietra), o un manufatto “artificiale” (come un ciondolo a forma di quadrifoglio); è considerato “protettivo/passivo”, protegge e “porta fortuna” in generale.

 

Talismano deriva dal greco telesmena, ossia completo, intero, solido. Traslando in senso metafisico il significato, il termine talismano assume il ruolo di “sicuro”. Un talismano dunque è quell’ oggetto o simbolo che si interporrà come difesa tra il praticante e qualunque avversità che gli si presenta.

Il talismano può essere un oggetto naturale ma il più delle volte è un manufatto lavorato appositamente per uno scopo, secondo le corrispondenze, in particolare quelle astrologiche. il talismano viene considerato “proiettivo/attivo”; propizia ed attira particolari benefici, arrivando anche a donare delle potenzialità al
suo possessore.

Fin dal momento in cui l’uomo ha preso coscienza di sé ha avvertito di essere circondato da manifestazioni incomprensibili, nelle quali si è sentito immerso senza poterne individuare la natura. Ha perciò tentato di propiziarsi quelle forze che riteneva benefiche e di proteggersi da quelle malefiche. Sentendosi pressato dalle vicende e dalle esigenze umane e dovendo lottare contro le avversità della vita ha concepito l’intero creato a sua immagine ed è stato indotto ad attribuire un’anima a tutto ciò che lo circondava. Ha personalizzato così oggetti concreti e vicende astratte, creando i suoi miti, proponendosi dei simulacri da poter combattere o da poter utilizzare a proprio vantaggio.

Questo conflitto che l’uomo terrorizzato dall’ignoto, ha sempre sostenuto contro tutto ciò che gli appare oscuro, inspiegabile e, in quanto tale, minaccioso, ha fatto nascere il bisogno di creare e concretizzare con qualcosa di tangibile uno scudo cui affidare la propria difesa. Qualcosa di significativo che facesse parte del mondo sensibile. Da antiche esperienze, dai tentativi di penetrare l’essenza delle forze negative (presunte o reali), da superstizioni e leggende, sono nati così i “talismani”, oggetti elaborati con riti mistici e magici, e costruiti secondo precise regole imposte dagli arcani misteri dell’arte magica.

Secondo le tradizioni tramandate da tale arte, i talismani sono oggetti strettamente personali, costruiti espressamente per una data situazione relativa a un dato individuo e richiedono, pertanto, una specifica, accurata preparazione. I primi talismani furono probabilmente pietruzze incise, pezzetti di pelle o di cuoio vergati con segni propiziatori. Oggetti insomma legati per analogie contingenti o lontane, a fatti o situazioni che per pura casualità avevano fatto assumere loro un valore mistico o esoterico e ai quali superstizioni o credenze oscure attribuivano particolari facoltà protettive. Con lo scorrere del tempo però i talismani hanno assunto forme più elaborate e specifiche e, probabilmente per influenze di natura alchemica, furono i metalli ad avere una parte preponderante nella loro costruzione. Il talismano va inoltre costruito in precisi giorni e periodi e durante determinate fasi lunari.

Secondo la teoria dell’arte magica, il talismano ha un’efficacia, la quale proviene da una carica di energia che l’occultista è in grado di trasferire su di esso con i propri poteri. Questo trasferimento di energia va operato con precisi e particolari rituali sul singolo oggetto. Sul talismano si concentrano diverse energie che, richiamate ed elaborate dall’operatore lo trasformano, da materia inerte, in un vitalizzato e palpitante condensatore di benefici influssi. I talismani sono oggetti attivi, che hanno lo specifico compito di agire per una determinata situazione; l’uomo per il quale sono costruiti diventa compartecipe di essi in quanto l’oggetto è a sua misura e a misura delle sue esigenze, tanto che può essere considerato simbioticamente legato a lui.

L’amuleto invece ha una funzione più che altro passiva, di difesa, e sarebbe detentore, in senso lato, di una forza magica in virtù della quale offre una potenza protettiva, che si realizza nel rapporto tra chi lo porta e le energie cosmiche. L’amuleto avrebbe la funzione di concentrare e fissare tutte le energie astrali positive, ponendo l’uomo che lo possiede nel punto focale di tali forze, potenziando la sua vitalità e procurandogli una migliore condizione dopo la morte.

Se è impensabile poter cedere ad un’altra persona il proprio talismano, poiché perderebbe ogni potere e potrebbe inoltre venire usato come appoggio per operare malefici contro il primo legittimo possessore, l’amuleto può al contrario essere donato in quanto è solo un concentratore generico di forze benefiche.

L’idea dell’amuleto è stata sempre presente nelle credenze di tutti i popoli e di tutte le civiltà. Legata anche a impostazioni misticheggianti, fa parte di tutte le tradizioni magico-religiose. Vediamo per esempio le mummie egizie coperte di ogni genere e forma di amuleti (d’oro e d’altri metalli, di coccio, di pietra, di pelle, di pietre preziose) collocati accanto o sul corpo del defunto per proteggerne e preservarne l’immortalità, dopo averlo protetto nella vita terrena da sciagure sia fisiche che spirituali.

 

 

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